Responsabile per la transizione al digitale (RTD): chi è e cosa fa

Le modifiche al Codice dell’Amministrazione Digitale, nell’ambito della più ampia riforma della Pubblica Amministrazione ha introdotto la figura del Responsabile per la transizione al digitale (RTD).

Il Responsabile della Transizione al Digitale (RTD) è la figura dirigenziale all’interno della PA che ha tra le sue principali funzioni quella di garantire operativamente la trasformazione digitale dell’amministrazione, coordinandola nello sviluppo dei servizi pubblici digitali e nell’adozione di nuovi modelli di relazione trasparenti e aperti con i cittadini.

Essa è rappresentato da un dirigente, interno a tutte le pubbliche amministrazioni, la cui importanza è evidenziata anche dal Piano triennale per l’informatica nella pubblica amministrazione 2019-2021, il documento di indirizzo strategico sulla trasformazione digitale del Paese sullo sviluppo dei sistemi informativi delle PA.

Chi è il Responsabile per la Transizione al Digitale

La figura del RTD deve essere necessariamente un soggetto interno all’ente: sono quindi esclusi consulenti esterni. Il Responsabile deve essere individuato nella persona che possiede le adeguate competenze tecnologiche, di informatica giuridica e manageriali. Inoltre, il RTD rappresenta il principale interlocutore di AgID e della Presidenza del Consiglio dei Ministri per il monitoraggio e il coordinamento delle attività di trasformazione digitale.

Cosa fa il Responsabile per la transizione al digitale

Le funzioni del RTD sono:

– coordinamento strategico dello sviluppo dei sistemi informativi di telecomunicazione e fonia;

– indirizzo e coordinamento dello sviluppo dei servizi, sia interni sia esterni, forniti dai sistemi informativi di telecomunicazione e fonia dell’amministrazione;

– indirizzo, pianificazione, coordinamento e monitoraggio della sicurezza informatica relativamente ai dati, ai sistemi e alle infrastrutture anche in relazione al sistema pubblico di connettività;

– accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici e promozione dell’accessibilità;

– analisi periodica della coerenza tra l’organizzazione dell’amministrazione e l’utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, al fine di migliorare la soddisfazione dell’utenza e la qualità dei servizi nonché di ridurre i tempi e i costi dell’azione amministrativa;

– cooperazione alla revisione della riorganizzazione dell’amministrazione;

– indirizzo, coordinamento e monitoraggio della pianificazione prevista per lo sviluppo e la gestione dei sistemi informativi di telecomunicazione e fonia;

– progettazione e coordinamento delle iniziative rilevanti ai fini di una più efficace erogazione di servizi in rete a cittadini e imprese mediante gli strumenti della cooperazione applicativa tra pubbliche amministrazioni, inclusa la predisposizione e l’attuazione di accordi di servizio tra amministrazioni per la realizzazione e compartecipazione dei sistemi informativi cooperativi;

– promozione delle iniziative attinenti all’attuazione delle direttive impartite dal Presidente del Consiglio dei Ministri o dal Ministro delegato per l’innovazione e le tecnologie;

– pianificazione e coordinamento del processo di diffusione, all’interno dell’amministrazione, dei sistemi di identità e domicilio digitale, posta elettronica, protocollo informatico, firma digitale o firma elettronica qualificata e mandato informatico, e delle norme in materia di accessibilità e fruibilità nonché del processo di integrazione e interoperabilità tra i sistemi e servizi dell’amministrazione;

– pianificazione e coordinamento degli acquisti di soluzioni e sistemi informatici, telematici e di telecomunicazione, al fine di garantirne la compatibilità con gli obiettivi di attuazione dell’agenda digitale e, in particolare, con quelli stabiliti nel piano triennale.

Con chi collabora il Responsabile per la transizione digitale

Il Responsabile per la transizione al digitale è chiamato a operare in stretta collaborazione con:

  • Il Responsabile per la protezione dei dati personali;
  • Il Responsabile della gestione documentale;
  • Il Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza;
  • Il Responsabile delle strutture di business dell’ente;
  • Il Responsabile degli acquisti;
  • Il Responsabile delle risorse umane.

In particolare, attraverso il lavoro del Responsabile per la protezione dei dati personali (DPO), il RTD garantisce per l’ente il supporto e controllo, dell’applicazione della normativa in materia di protezione dei dati personali. Il coordinamento con il RTD è fondamentale per lo sviluppo di sistemi informativi e servizi online conformi ai principi data protection by default by design;

Data Processor Officer (DPO): affidati a T.net

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